I MONACI BASILIANI D’ITALIA IN ALBANIA
165
    « Ora avendo noi conosciuto in antecedenza e lui « e i suoi parenti, persone veramente dabbene, nobili « e degne di rispetto e di fiducia, e sapendo inoltre che « essi sono stati ai servigi deirimperatore Carlo V e che « per la fede cattolica hanno sparso anche il sangue, dopo « essere stati privati e della patria e dei loro averi, essi cc i più ricchi e i più illustri della città di Corone (17), « come si rileva dai loro incartamenti, noi intieramente « ci siamo appoggiati al detto Demetrio, riponendo in cc lui tutta la nostra fiducia, dal momento che Dio stesso <i benedetto lo ha reso illustre.
    « Egli ci ha a lungo parlato di Vostra Beatitudine cc e ci ha manifestato che Voi siete un Santo Pontefice cc e tanto amante della Nazione Greca, che per essa avete cc fondato un Collegio e una Chiesa (18); e che ai Greci « tutti avete dato molti altri attestati di benevolenza e « che più ancora loro darete in seguito.
     « E poiché la fama di tanti benefici si è sparsa per « tutta la Grecia, noi tutti con le mani alzate verso il « cielo ne rendiamo grazie al Sommo Dio, e con gli stessi cc sentimenti e con le stesse disposizioni prostrati ai Voci stri Piedi scongiuriamo la Beatitudine Vostra, nel cc Nome del Signor Nostro Gesù Cristo, che per noi ha cc sofferto, di prendere a cuore la nostra causa e di vo-cc lerci aiutare in guisa che per opera e intercessione vo-cc stra veniamo soccorsi anche da altri Principi, cosichè
    (17)	Cittadina, presentemente di un tre mila abitanti e piccolo Stato marittimo della Grecia nel distretto di Messenia. Dal secolo XIII Corone era possesso veneto, collegato con la vieina Modone — Metone — in unico sistema militare e amministrativo.
    (18)	Si allude evidentemente al Collegio Greco — S. Atanasio — fon-dato precisamente in quell'anno 1581 come leggesi tuttora in una lapide murata nel detto Collegio.