150 D. Nilo Bokcia Missionario, Mr. Arcadio Stanila, testimonio e parte delle imprese apostoliche da lui narrate, e più tardi Vescovo di Musacchia e Vicario Apostolico per la missione di Chimara, Relazione particolareggiata, importantissima, da lui presentata alla S. C. di Propaganda nell’anno 1685 (1). Quel gliorioso Cantone Albanese godeva in quell’epoca un periodo di tregua, se non di pace assoluta; e, se non andiamo errati, la Chimara come gli altri Cantoni più bellicosi di Albania, viveva quella specie di vita indipendente, di cui parla anche il Pouqueville, quando « ciascun Cantone e frequentemente ogni città formava « una specie di repubblica autonoma divisa in fare o « parti; e i grandi feudatari servivano in queste associa-« zioni di contropeso all’autorità dei Pascià, mandati « dal Governo Centrale » (2). § 1. — Condizioni politiche e morali della Chimara « Cimarra dunque è capo di quella provincia » — così leggiamo nella relazione di un altro missionario che quivi dimorò per parecchi anni — « ...anticamente era (1) La Relazione, insieme con altri documenti affini, venne stampata sotto il titolo generala: La Missione Greco-cattolica della Cimarra nel-l’Epiro nei secoli XVl-XVIll da D. Cikillo Korolevskij, in Bessarione rivista di studi orientali, Serie III, fase. 117, 118, 120, 123. Ne fu fatta poi tiratura a parte con il titolo : Documenti inediti per servire alla Storia delle Chiese Italo-Greche ecc., Roma 1911, 1912: ci riferiamo ad essa nelle citazioni che occorreranno in questo studio. La Relazione occupa gran parte del fascicolo II. (2) PouQi’EviLLE, Storia della Rigenerazione della Grecia, tradotta ed illustrata da Siefano Ticozzi; Italia (sic) IV1DCCCXXV, tomo I, pag. 7. Vedi ancora : F. Taiani, Le Storie Albanesi, Salerno 1886, Epoca terza, pag. 12.