86 D. Nilo Bobcia Non ritrovandosi nè a Roma nè altrove un Vescovo greco stimò opportuno d’inviare il neo-eletto al Metropolita di Ocrida, perchè con l’assistenza di altri due vescovi gl’imponesse le mani : nella sua andata Mr. Costantini avrebbe recato seco i famosi parati. Tutto questo ricaviamo dalla lettera seguente, diretta al detto Metropolita il 13 giugno del 1665: « Havendo questa Sacra Congregatione di Propali ganda Fide determinato di provvedere il Collegio Greti co di Vescovo si per l’ordinatione degli alunni, come « per far le funzioni ecclesiastiche, et approvato con ti participatione di Nostro Signore la persona di D. O-« nofrio Costantini, soggetto assai noto a V. S. per es-« ser egli stato missionario in cotesta provincia di Ci-tt marra, e della bontà e zelo di cui giova sperare che « sia per corrispondere alla stima che si ha delle sue « buone qualità, mi han comandato questi E.mi miei « Signori di significare a V. S. che dovendo egli porti tarsi costà per farsi consacrare conforme il Rito greti co, si contenti Ella di prendersi la briga di consacrarti lo conforme il detto Rito, con dargli il titolo di qual-« che Chiesa vacante, et a questo effetto se le commuti nicano le facoltà necessarie. tt II d D. Onofrio porta seco li parati che furono « donati dalla Sacra Congregatione, la quale non lascia ti di raccomandarglielo efficacemente acciocché sia speti dito nel tempo che gli converrà di trattenersi costì, « con certezza che oltre l’obbligatione che l’EE. loro « le ne professeranno, resterò io ancora tenuto alla sua « cortesia, con desiderio di corrisponderle in ciò che tt sarà di suo servitio e me le offro ecc. (14) ». In questo frattempo per una fortunata coinciden- (14) Arch. Propag. Lettere della Sacra Congregazione, voi. 46.