La lingua albanese 29 (7) Biblioteca Ambrosiana, ms. greco 133. L’edizione del Lambros è nelNeò?'EXXt)vo(ìvyj(ìcov III (1906i, pagg. 481-82; l’edizione di D. Nilo Borgia fu pubblicata a Grottaferrata nel 1930 col titolo: Pericope evangelica in lingua albanese del secolo XIV da un Manoscritto greco della Biblioteca Ambrosiana (Studi liturgici, nuova serie, fase, secondo). Per la datazione cfr. M. Roques, Recherches, pag. 8 segg. (8) L’unico esemplare conosciuto (Roma, Bibl. Vaticana, R(accolta) G(enerale) Liturgia III, 194, è mancante del frontespizio. V. la descrizione esatta presso Roques, Recherches, pag. 10 segg. Un’edizione di alcnni passi scelti dell’opera è stata data dal P. Justin Rrota, O. F. M. Monumenti mä i vjetri i Giühes Shqype. D. Gjon Buzuku (1555). Copa te zgjedhuna e te komentueme per shkolla te mjesme, Shkoder, 1930. Il principio di un’edizione critica a cura di Mons. Paolo Schirò e di G. Petrotta si è pubblicato nella « Rivista indo-greco-italica » del Ribezzo XVI-XVII (1932-33) col titolo: Il più antico testo di lingua albanese, trascrizione fonetica con note e osservazioni grammaticali di Mons, Paolo Schirò e riproduzione del testo dell’editio princeps con introduzione di Gaetano Petrotta. Ma la pubblicazione è stata purtroppo interrotta. (9) M. La Piana M. B., Il catechismo albanese di Luca Matranga (1592) da un manoscritto vaticano, Grottaferrata, 1912 (estr. dalla rivista Roma e ¡’Oriente). Cfr. anche M. Roques, Recherches, pag. 19 segg. che ne segnala un esemplare stampato a Roma nel 1592, rimasto sconosciuto al La Piana. (10) V. Porzeziiiski, Einleitung in die Sprachttiissenschajt, Leipzig und Berlin 1910, pag. 46: « Die [albanesische] Sprache... hat eine Unmasse von Entlehnungen aus verwandten und nicht verwandten Sprachen aufgenommen (namentlich aus dem Griechischen und den slaviscben Sprachen; auch aus dem Türkischen) ». (11) Per i dialetti albanesi parlati in Italia cfr. M. Lambertz, Albanische Mundarten in Italien neWIndogerm. Jahrbuch, II (1915), pagg. 1-30 e il mio articolo neìl'Enciclopedia Italiana, vol. XIX, pag. 931 (e per la bibliografìa, vol. II, pag. 125). (12) Il problema della nasalizzazione e del rotacismo è assai complesso anche per i suoi possibili rapporti con i fenomeni analoghi del rumeno, cfr. P. Skok, A propos du nasalisme et du rhotacisme rou-maino-albanais nell’Arhiv za arbanasku starinu jezik i etnologiju, II (1924), pagg. 325 segg. Di scarso valore il volume di A. B. J. Balotà, La nasalisation et le rothacisme (sic!) dans les langues: roumaine et al-banaise, Bucarest 1925 (cfr. le recensioni di Jokl, Indogerm. Jahrbuch,