I MONACI BASILIANI d’ItALIA IN ALBANIA 113 K per fare a noi maggior dispetto, strapazzando quello ec che era servo del nepote del Sommo Pontefice, l’ap-« postarono in una strada e gli corsero a dosso per race pirlo e venderlo alli Turchi; ma noi stimandoci in ec quest’occasione più che in ogni altra obligati ad ado-e< perare tutte le nostre forze et impedire quell'empio « misfatto : corsimo alli rimedij — aggiunge lo Stanila ce — fecimo chiamare quattro capi de’ principali di quel-u la popolatone a’ quali diedimo alcun denaro affine ec di porre i loro figliuoli alle feluche del principe, con ce ordine si alontanassero alquanto dalla ripa. Così feci cero : onde saputo questo da quelli che tenevano selliate vo Capitan Carlo (era lo speditore), così costretti lo ec lasciorno andare; et io per maggior sicurezza lo feci c< accompagnare in sino a Corfù dal P. missionario e « scrissi lettera a quella Eccellenza di Sr. Rospigliosi, il quale mi mandò alcune pezze d’otto acciò si spen-ec dessero in opere pie, si come si è fatto » (18). § V. Ostilità di qualche Vescovo Greco. E finché i Missionari hanno dovuto combattere contro la barbarie di un popolo che si trovava sotto la doppia stretta dell’istinto selvaggio e della fame, l’impresa per quanto ardua non era del tutto insormontabile : quelle anime generose trovavano nella sconfinata carità di veri apostoli le attenuanti agli eccessi dell’ignoranza e dell’impetuosità di quei montanari, e, o prima o dopo, li domavano e riducevano a ragione. Non così accadeva quando contro di loro e contro il penoso (18) Kobol., loc. cit., pag. 67. Studi Albanesi, V-VI.