150 D. Nru) Borgia « scoprì l’inganno avvisandomi alcuni, ed io senza ve-« run sospetto attendevo al servigio di Iddio » (3). § II. Incerti dei Missionari. Di questi episodi i nostri Missionari avrebbero una infinità da narrare, nè ciò recherebbe meraviglia se il loro ministero si fosse svolto tra barbari pagani, o se le dolorose sorprese avessero patite nel periodo iniziale della loro vita apostolica, quando i loro sacrifici non erano ancora conosciuti, o gli insegnamenti da essi impartiti e professati, non fossero penetrati in quelle anime : riscontriamo invece col buon Missionario che i torti più gravi eran fatti a lui che per anni ed anni si era sobbarcato ad una vita di dolori e di stenti, e ordinariamente da chi meno avrebbe dovuto contrariarlo. Il caso occorsogli poco dopo, ne è la conferma. « In questo venne da Voscopoli (4) un certo Papà « Giorgio col fine di volere star meco per addottrinarsi, « dicendo esser nipote del Patriarca di Ocrida; gli diti mandai se havesse qualche lettera del Patriarca e mi « disse di non haverne. Ond’io gli risposi che non lo « riceverò in casa se prima non haverò lettere dal Mon-« signor Patriarca. All’hora il Padre del Cavalier Di-« nuarfi, havendo bisogno di qualche maestro che ad-a dottrinasse i suoi figliuoli e nipoti, mi mandò a dire, « per due capi principali della città, ch’egli si conten-« tava di mantener in sua casa il prefatto Papà Giorgio, « purché io mi contentassi che il detto venisse a prender « lettione da me; accettai volentieri il partito, attenden- (3) Korol, loc. cit. pag. 72. (4) Voscopoli o Moscopoli, piccola terra tra Berat e Korizza.