La lingua albanese 7 Meillet sull’antichità dei testi albanesi deve essere, e di quanto, rettificata. Quanto poi all’affermazione che la maggior parte del vocabolario albanese sia formata di elementi mutuati da altre lingue, mi riserbo di discuterla in seguito. E simili giudizi sull’albanese sono dati anche in altri diffusissimi manuali, come in quello del Porze-ziriski (10). Non sarà quindi inopportuno cominciare il corso di lingua e letteratura albanese che per la prima volta si tiene in questo Ateneo con un rapido sguardo alla lingua albanese, ai suoi elementi costitutivi e alla sua posizione nel seno della famiglia indoeuropea. * * * L’albanese è parlato in un’ampia zona che solo in parte corrisponde al regno d’Albania odierno. Questa zona può essere delimitata nel modo seguente : sulla sponda orientale dell’Adriatico, fra il 39° e il 42° grado di latitudine, cioè fra l’Epiro e il Montenegro; da Santi Quaranta si può tracciare una linea ideale che si spinga a nord-est fino a Kastoria, e di qui a nord-nord-ovest fino alle rive meridionali dei laghi di Presba e di Ochri-da; seguendo poi i due detti laghi fino a Dibra (Debar) e a Pristina sui piani di Kòssovo; da Pristina la linea ideale continua verso ovest fino al confine meridionale dei Montenegro. Naturalmente tale delimitazione è lontana dall’esattezza matematica, in quanto, fuori di detta linea, si trovano parecchi Albanesi in Macedonia (a Skoplje, Kumanovo, Monastir, Tetovo, ecc.), nella parte meridionale del Montenegro, ecc. D’altro lato poi, Greci, Serbi e Aromuni si trovano in alcuni punti entro la linea indicata. La lingua albanese confina così