La lingua albanese 9 abruzzese di Villa Badessa (mandamento di Pianella, comune di Rosciano, provincia di Pescara). Nella Dalmazia italiana, a Borgo Erizzo presso Zara, la colonia ghega è giunta nella prima metà del settecento. E’ l’unica colonia ghega fuori del territorio parlante albanese; tutte le altre colonie (Grecia, Italia) sono provenute dall’Albania meridionale e parlano dialetti toschi (11). L’albanese si divide infatti in due principali dialetti (a parte le molteplici varietà dialettali minori): il ghego al Nord, e il tosco al Sud; il limite approssimativo fra i due dialetti può essere indicato dal fiume Shkumbini. Tra le più notevoli differenze fra i due dialetti basterà qui accennare alla presenza delle vocali nasali nel ghego, vocali che mancano completamente al tosco (p. es. gh. za, to. zc; «voce», gh. sy, to. sy «occhio»; gh. pés, to. pese «cinque» ecc.). Nel tosco invece -n- intervocalico subisce il rotacismo e passa in -r-; quindi alle forme ricordate un momento fa za to. ze corrispondono le forme articolate zàni, ma to. zèri (12). Caratteristica del ghego è anche la frequente caduta delle vocali protoniche e postoniche, p. es. gh. Shqypni « Albania » di fronte al to. Shqiperi. Una differenza considerevolissima fra i due dialetti è la riduzione dei dittonghi nel ghego. Il tosco possiede ancora i dittonghi accentati sul secondo elemento: té; iié; uà (evoluzione seriore di ué, uó) mentre il ghego ha passato l’accento sul primo elemento ed ha ridotto ie a i; iie a ii; ue a u p. es. gh. mill « farina », to. mieli; gh. dur «mani» to. duar ecc.) (13). Per quanto la differenza fra tosco e ghego sia considerevole, essa è relativamente recente e non può risalire alla differenza fra la lingua degli Illiri e quella degli Epiroti, come credeva lo Hahn (14). La seriorità