I MONACI BASILIANI D’ITALIA IN ALBANIA 81 frio avrà influito il consiglio del nostro Rodino, nel presentimento forse di avere un giorno in quel giovanetto un erede e un imitatore del suo apostolato : l’attestato amplissimo rilasciato al medesimo ce lo farebbe pensare con fondamento di verità. Il Rodino infatti si trovava a Napoli in uno di quegl’intervalli di riposo che dava ad ogni triennio la Sacra Congregazione: è del 1655 il documento che egli rilasciava in favore del giovanetto Onofrio Costantini: Noi D. Neo filo Rodino, cullato della parrocchial Chiesa de Santi Pietro e Paolo della natione greca in questa fidelissima città di Napoli, insieme con li Cappellani di essa Chiesa don Giorgio Emanuel e don Evangelio Gasaita, facciamo vera et indubitata fede a chi spetta di sapere, qualmente il clerico Onofrio Costantino è nato qui in Napoli da parenti greci, legitima-mente nato et in questa Chiesa battezzato secondo il Rito greco, come appare nel libro del sacrosanto Battesimo; e dalla sua fanciullezza sempre ha servito la Chiesa con sodisfatione di tutti della Natione. Ha visciuto (sic) sempre sinceramente nel Rito greco et ha frequentato e frequenta le scole sì greche come latine appresso li Reverendi P.P. della Compagnia di Gesù. E poi fu fatto clerico di detta Chiesa, ordinato secondo il Rito greco in Roma. Laonde come giovane virtuoso e modesto da figliuolo da noi conosciuto, per tale lo raccomandiamo e testifichiamo appresso qualsivoglia persona che di lui stoper desidera. E per esser così la verità, la presente scritta di nostra propria mano è sigillata con il solito sigillo della suso detta Chiesa. Io D. Neofito Rodino affirmo ut supra. Io D. Giorgio Emanuele affirmo ut supra. Io D. Evangelio Gassaita affirmo ut supra. Studi Albanesi, V-VI. 6