1 MONACI BASILIANI D’ITALIA IN ALBANIA
127
§ IX. Ancora difficoltà per parte di qualche Vescovo Greco.
    Non durò a lungo questo lavoro promettente, poiché il rumore di una spedizione turca contro quel Cantone cominciò a turbare un po’ tutti, e i Missionari non ancora ben rinfrancati dalle passate traversie, ed edotti dalle ultime esperienze di non potersi fidare dei loro stessi beneficati, pensavano di lasciar la Missione e in questo senso sebbene separatamente scrissero alla Sacra Congregazione. Descriviamo tutto ciò dal riassunto che Mons. Segretario presentava agli Em.i Signori Cardinali :
    « Monsignor Stanila e D. Giovanni Camilli mis-« sionarij della provincia di Cimarra trovansi per quan-« to scrivono grandemente perseguitati dal vescovo sci-« smatico, il quale essendo andato a far la visita e a v. riscuotere le decime solite a Drimades, non solo gli o ha, conforme al solito, scomunicati et alla scomunica « aggiunge molte ingiurie con ammiratione degli stessi <r scismatici, ma ha tentato di far partire dall’altare D. « Giovanni mentre celebrava, e proibito ai Greci di man-« dare alla sua scuola i loro figli; di haver con essi al-« cuna communicatione tanto nelle cose ecclesiastiche « che nelle civili. Che per timore di una tal scommunica « così il popolo come i preti volevano da loro discostar-'< si, e gl’ultimi tentarono impedire che il vescovo cele-« brasse pontificalmente in un giorno di festa, dopo ha-« verlo acerbamente affrontato con ingiurie.
    « Da ciò cava questo misionario (De Camillis) « che l’autorità di questo prelato è in quelle parti di « nessun momento, sì perchè ogni anno il vescovo sci-« smatico lo scommunica, sì perchè i preti possono a loro