Contributi alla morfologia geologica, ecc. 57 fondo cento metri. In questo punto sopra il gradino roccioso, per opera del ghiaccio, si è formato un bacino nella parte frontale dello scaglione. L’attività di erosione del ghiaccio in profondità ammonta a più di 100 metri in questo punto. L’attività di erosione laterale deve però essere esigua, chè altrimenti quelle superfici pianeggianti che circondano la conca a guisa di cintura, all’altezza di 2000 metri, non si sarebbero conservate. Ancora più in alto a 2200 metri si trovano delle superfici la maggior parte delle quali attraversa la cresta sotto forma di passi corrispondenti a fondi di vallata, ciò si vede nella Tav. XIX; in mezzo al passo si innalza ancora l’avanzo, avente la forma di un monte isolato, del piano immediatamente superiore. I monti su ambo i lati di questa breccia contenente il passo, si alzano a 2400 metri di altezza dorsale. Similmente agli altri gruppi, le superfici al disopra di 1800 metri, i fondi ed anche i pendii non troppo ripidi sono cosparsi di Kar. Sono interessanti specialmente quelli che si trovano a circa 2400 metri di altezza al lato nord-est del Kar di Radohiné, lungo la salita che conduce fino al piede della dorsale est della vetta di Radohiné. In questo punto, nella roccia, si trovavano crepacci la cui profondità fu stimata di 20 metri e più ancora. Alla superficie questi spacchi hanno la larghezza di un metro giusto. Contemplando il paesaggio lateralmente, non si può supporre la presenza di queste configurazioni simili ai crepacci dovuti al ghiaccio. A sud del gruppo di Radohiné si estende la catena di « Boga » la quale, in occasione di questi studi, non potè essere visitata. Però il suo aspetto dal nord (Tav. XX) mette in rilievo i noti fenomeni : un altipiano in vetta a 2400 metri, aventi pareti che scendono di cintura, probabilmente a 2000 me-