136 D. Nilo Borgia § XII. Un progetto di fuga. Rimedio radicale e di sicurissimo effetto contro uno stato così lacrimevole l’emigrazione in massa dai Chi-marioti : essi l’aveano proposto e i Missionari caldeggiato, sebbene poi per le ragioni già dette non avessero potuto effettuarla. Con tutto ciò il De Camillis nella grande sua Relazione agli E.mi Cardinali vi tornò sopra, sperando sempre che qualche via si aprisse a quei tapini, e un rifugio in Italia non venisse a mancare a loro come no» mancò prima ai loro connazionali che a molte migliaia l’aveano trovato in Calabria, nelle Puglie e nella Sicilia. Discretamente insistente infatti il De Camillis insinuava « che a tutti questi mali si rimedierebbe di sull bito ogni volta che quelli si trasferissero nella Chri-c stianità e chi a tal’opera impiegasse le mani credo « certo che farebbe cosa assai meritoria molto accetta al « Signore Iddio ». Sarebbe stata certamente la salvezza per quelle popolazioni così crudamente tormentate dalla carestia e dalla fame nell’interno e « dalle tirannie dei Turchi, «: dalle civili inimicizie et altri combattimenti di fuora ». Ai Missionari pertanto non restava altro che la parola del conforto e della speranza per quegl’infelici: «. l’inanimassimo però che perseverassero in questa in-« tentione, provedendo noi quanto meglio sarebbe per « le anime loro, perchè nel Regno (delle due Sicilie) senti za oppositione tutti si farebbono cattolici » (35). La speranza di un domani remoto e incerto però (35) Korol., loc. cit., pag. 71.