104 D. Nilo Borgia « se, acciò molti non vendessero le loro mercantie, le tt quali in altro non consistono che in jande e per com-« prarle ivi era andata la nostra barca. « Contuttociò — segue egli — quando in queste « parti si seppe il mio arrivo tutti si rallegrarono, e le « principali terre di questa Provincia mandarono a cer-cc carmi e cominciarono fra di se a litigare per ha-« vermi » (8). A queste prime notizie inviate al P. Rettore del Collegio Greco, aggiungevane altre riguardanti il presente e l’avvenire della Missione. « La Sacra Congregatione — scriveva tra le altre « cose — ha promesso di fabricare quanto prima in « questa terra una chiesa et un monastero il quale ser-« va per habitatione de missionanti et acciò che la roba « non si perda, sarà necessario che sempre qui si mance tengheno uno o due missionanti assai bene raccoman-« dati all’arciv. et alli Signori di Corfù, senza ramiti citia delli quali questo paese non puoi mantenersi, « com’è al presente Mr. Arcadio, il quale per questa « cagione fa quello che vuole con essi essendo che essi « non da altro si muovono che o dalla santità, o dal ti-« more, o dall’interesse. Il pensiero non vi è dubbio « che è assai bono, e supposto che la Sacra Congregate tione voi assolutamente mantenere questo luogo, non « solamente è bene metterlo in essecutione, ma è af-« fatto necessario, e se non lo faranno, non occorre che « pensino di seguitar più questa missione, perchè tutti « questi stanno assai quieti e pacificati per tal promes-« sa, e quando poi non ne vedessero gli effetti, salireb-« bero in furia si grande che non ci lascerebbero più « stare in questi luoghi; ma quello che mi dispiace è, (8) Loc. cit.