154 D. Nilo Borgia « In luoco suo, successe il vescovo Zacharia, pri-« ma nominato Papà Zotto, orefice di professione, il «. quale venendo a prender possesso in Cimarra, posto («. su dalla passione di Papà Alexi, cominciò a furia di « scommuniche a perseguitarci, ed in ogni chiesa dove « andava, dimostrava al popolo una scommunica del « Metropolita di Ianena, ove scommunicava tutti quelli « che havessero liavuto commercio meco, ovvero conci tro di chi volesse da me confessarsi », ecc. Nè si limitò alle sole parole il bravo Zacharia, scese anche a fatti concreti poiché « mentre io faceva al mio oratorio « qualche funzione venne tutto furibondo per assal- ii tarmi, accompagnato da una mano di Cimarriotti scili smatici. Ma io ritrovandomi solo col P. Giona e veti nendo uno ad avvisarmi della risolutione di questo « vescovo, mi parve più conveniente ritirarmi, per Beanti sare ogni tumulto che potrebbemi avvenire, si come « de facto, subito ritirato, successe. L’insolenza di que-or sto vescovo che se la prese contro il missionario cre-tt dendo egli che fossi io, se gli scaglio addosso per stra-ti pazzarlo, ma saputo poi che lui era il maestro di Ci-(f marra, non procede più innanzi, sfogando bensì quella « sua rabbia con dirci Eretici, Papisti... ritiratosi in un « torrione circondato dalla fatione di Papà Alexi ful-« minò scommuniche contro di noi e contro chi ci ric-« cettasse in casa e ci porgesse sollievo alcuno (8). § IV. Nuovi nemici della Missione. Il continuo ripetersi di queste scenate le quali, come ebbero a rilevare più volte i Missionari, venivano a turbare e a paralizzare in un colpo il bene che a fa- (8) Iti. ibid.