110 D. Nilo Borgia c< più avanti, ma compatendo alla povertà et innocenti za dell’altre terre » si contentò « con lo sborso di 12 c mila scudi ed altri tanti fatti schiavi; si levò damasti sedio e partisi per Valona a’ fatti suoi, senza mole-« stare la costiera della provincia » (16). « Questa felice nuova — riprende la narrazione « del De Camillis — non si puoi credere quanta alle-« grezza nelli cuori di quella povera gente, che da gior-« no in giorno aspettavano di essere ridotti in misera « schiavitù, cagionasse, e quanto obbligo havessimo noi « di ringratiare la misericordia di Dio, il quale si degnò « liberarci da quel grande pericolo. E per corrisponde-« re in parte procurassimo con tutti li mezzi di riscat-« tare quelli poveri schiavi dalle mani degl’infedeli. A t< che fare ci fu di grande aiuto l’Ecc.mo generale ve-« nuto da Corfù, il quale per tal’opera somministrò « buona somma di denaro, col quale ci venne fatto di