140 D. Nilo Borgi/ « na come a pietosa e comune Madre dei fedeli: alla c quali io con ogni humiltà e devotione dedicando in « perpetuo le deboli forze, mi fermo desideroso di poter ft far conoscere con gli effetti la mia ferventissima de-« votione ». La Relazione porta la data, lo abbiamo già detto, del 18 aprile del 1673; nello stesso giorno fu presentata ai Signori Cardinali della Congregazione di Propaganda anche una lettera lusinghiera di lode e di elogio per parte di Monsignor Stanila nella quale « rappresenta le buone qualità di Giovanni Camilli, missionario in Drimades e poi in Cimarra e lo comenda per soggetto zelante e che in quelle parti à fatto notabili progressi a favore della Religione (38). La lettera è del 28 novembre 1672 ed è concepita in questi termini: « Li mesi adietro si partì da questa « Missione il R.ndo D. Gio. De Camillis, soggetto verace mente di ottima esemplarità e di santi costumi, qual « per servire l’EE. loro dalli 10 maggio 1668 dacché « arrivò a questa missione fino a questo tempo si portò « con tanta religiosa prudenza solecitudine e fervore di « far progresso nelle anime che la Santa Chiesa potrà « essere sodisfatta e farne considerabile concetto: di « maniera che nella sua partenza questi fedeli lo piante sero come loro padre e maestro. Stette due anni in « Drimades, facendo scuola, predicando, confessando tt et ammaestrando con gran fervore quelli habitatori, « nel qual tempo passò molti travagli e pericoli si per « il Turco il quale più volte si mosse contro questi poti poli come ribelli, si per l’estrema fame e carestia che « sopragiunse in tutti questi paesi, per la quale molti « se ne morirono; sì per le machine di alcuni scisma- (38) Relazione De Camillis.