118 D. NrLO Borgia « il quale di tanto furore si accese ch’ordinò ad un suo « servo, che senza dimora andasse a scacciarmi dalla t< chiesa, anche per forza, se non havessi voluto per « amore. Venne il sacrilego servo in chiesa e mi trovò « che già vestito con gl’habiti sacerdotali, havevo dato « principio al tremendo sacrificio; nulladimeno egli cf senza havere alcun riflesso nè a tanto popolo, che « ivi congregato si era per desiderio di sentire Messa « in quel giorno solenne, nè al venerando caratere sa-tt cerdotale che in me impresso portavo, nè al Sacro santi to altare di Dio, avanti del quale stanno con timore « tutte le potenze del cielo, cominciò con ingiuriose pati role a riprendermi come disubidiente e temerario, e ti che a me più che ad ogni altro conveniva ubidire a tt quell’ordine del Vescovo, perchè come Papista ch’e-« ro, et ordinato da Papisti, non potevo nè allora nè « mai celebrare, e però incontanente deponessi gl’ha-« biti e me n’andassi via dalla chiesa, se non volevo « provocare fatti assai più severi delle parole. « Io all’udire tali inaspettate parole resta(t)i atto-« nito e fuor di me, nè sapevo a che partito apigliar-t< mi : lasciare quel sacro santo sacrificio eh’havevo già « per le mani non mi pareva lecito avanti Dio; prose-