166 D. Nilo Borgia « Supplico V. P.tà Rev.ma di mandarmi subbito il « Pre Secretano della medema V. P. R.ma con un huo-«. mo bastaso (facchino) che mi portino alcune cose con « 6omma secretezza e gran silentio, che stijno sotto la « custodia di V. P. Rev.ma fin tanto che passino alcune «i ombre tra me e monsig.re, e non bisogna perder temei po, perchè ogni momento potrà portar pericolo di « qualche rumore: e se V. P. Rev.ma vorrebbe in perir sona ad incomodarsi sarebbe meglio. « riverisco V. P. Rev.ma e li b. l.s. mano « Arcadio V. di Musacchio (20) ». Quante volte si sono ripetute simili scene tra i due vecchi ? Peraltro in tutta questa faccenda la parte di M.r Stanila si manifesta più seria e la sua volontà più decisa : per il Costantini invece l’oscillazione fu quasi continua fino a prevalere a suo vantaggio, e ciò, non ostante che avesse incisa la sua volontà sul marmo quae paravi dimisi; trovo infatti che dovette intervenire un pubblico Notaio per definire la questione dell’eredità di M.r Stanila sotto condizione rilasciata al Costantini, ma da questo impugnata con la più grande disinvoltura del mondo. Anche questo documento si ritrova nell’Archivio della Badia ed è veramente importante perchè ci indica il giorno preciso della morte del buon Monsignor Vescovo di Musacchia. Ritiratosi nel Collegio di Propaganda vi passò i suoi ultimi anni tra le abituali sue infermità aggravate dagli acciacchi di precoce vecchiaia. Veniva amorevol- (19) Ibid. (20) Ibid.