22 Luigi M. Ugolini seno molte ragioni, supplicandone di star in pace, et quiete per adesso che non è il tempo, et noi come desiderosi non podemo più soffrir questi barbari, et noi come fedelissimi di Sua Serenità, come facciamo con la presente tutti unidi insieme con un animo secretamente sotto giuramento trattato di far intendar qualmente habbiamo eletto per nostri Ambasciatori delli nostri principali fidati il Rev.mo Mons.r Vescovo Sapatense e Sardinense, con il Signor Paulo Ducagnini sopradeto di comparer aventi Sua Serenità in nome nostro, et che a bocca trattarà tutto il negotio con Sua Serenità, et vi offerimo la fortezza di Croia darla nelle mani ad ogni beneplacito, et di prender l’arme contra questi barbari, et il nostro paese è fortissimo di natura, et ghe sono de minere de argento, et d’oro. Di nostri semo della Fede Romana huo-mini per spada per quarantamillia, et più valent’huomini, li quali valorosamente combatteno, non meno ch’ai tempo di sud0 Principeno Giorgio combattevano per la Santa Fede, contra questi infideli; ma ch’ai presente combatteno più che mai valorosamente con questi titrani, et ancora venirà unirsi con noi tutti gli Albanesi, che sono della fede greca, et questi della fede serviana nostri vicini, che se uniremo insieme per tre giorni per più di cento millia huomini eletti valent’huomini et prenderemo tutti le arme contra questi barbari, et combatteremo valorosamente, et ogni giorni ne venirà soccorso et aiuto; et prima con l’aiuto del Signor Dio, et di Vostra Serenità, si anderemo verso Costantinopoli. Nel resto quanto esponeranno, et suplicaranno a nome nostro li su-detti Ambassadori Vostra Serenità si degnarà dar fede, et piena credenza, come a veri Ambassadori nostri, siccome è solito della gratia sua; alla quale tutti umilmente si racco-mandamo. Data di Sant’Alessandro della provintia di Ducagini a di 15 febraio 1602. Di Vostra Serenità humilissimi, et fidelissimi servitori