Consuetudini nelle montagne albanesi, ecc. 157 renti hanno diritto a vendicarsi sul proprietario del fucile. L’Editto di Rotari prevede un caso assai vicino a questo e nel quale permangono traccie non dubbie di vendetta per semplice responsabilità oggettiva. Il caso è il seguente : se un albero cadendo provoca la morte di una persona i suoi parenti hanno diritto ad esigere il guidrigildo dal proprietario dell’albero. Ora se in un diritto piuttosto evoluto quale quello contenuto nell’E-ditto di Rotari, il quale si sforzò di distruggere l’uso della vendetta nel suo popolo, troviamo il guidrigildo per un caso del genere, possiamo pensare logicamente che nei tempi anteriori nel diritto germanico per quello stesso caso vi era la vendetta. Arrestandosi a questi pochi casi che mi sembrano però abbastanza interessanti, rilevo che essi ci provano sopra tutto l’esistenza di analogie intime tra i due diritti, proprie soltanto di essi, e non già delle semplici somiglianze, che nelle linee generali di tutti i diritti, anche i più lontani tra di loro nel tempo e nello spazio, è possibile trovare. Queste analogie sono dovute a dei casi fortuiti, o ad un reale contatto avvenuto tra il popolo albanese ed un altro popolo già abbastanza ammaestrato nei diritti germanici? Per il carattere dell’analogie, sopra già spiegato, propendo per la seconda ipotesi. Essa però resta pur sempre un mistero dato che non è facile, con lo stato attuale delle conoscenze in materia, il sapere con chi, e quando avvennero questi contatti. L’Albania da Alessandro Magno ai nostri giorni ha conosciuto molteplici invasioni. Nell’età antica e nel medio-evo, in ispecie, popoli di razza germanica, dai Goti ai Normanni sono passati e si sono trattenuti in quelle terre. Difficile è trovare quindi quale sia stato precisamente il popolo che ha portato in tali paesi una corrente