72 Giuseppe Castelletti senza peraltro alterare, anzi usandone pienamente e convenientemente, quanto le tradizioni, la storia e i caratteri delle consuetudini stesse possono apprenderci. Cap. II L’ organizzazione sociale delle popolazioni della Montagna Albanese. I gruppi sociali nei quali si univano e organizzavano le popolazioni montanare, secondo quello che possiamo conoscere, sia attraverso le norme del Kanun Duka-gijni, che attraverso le notizie raccolte ancora oggi direttamente, risentono profondamente nella loro struttura delle particolari condizioni dell’ambiente psicologico e naturale in cui essi si formarono e vissero. E’ noto come le Società primitive rivelano facilmente nella loro struttura la presenza di vincoli naturali che ne permisero la costituzione e ne mantennero la coesione attraverso il tempo, e che tali vincoli sono generalmente, se ridotti alla più semplice classificazione, la comunanza dì sangue, la comunanza di territori, l’unità di tradizione e di sforzi verso dei fini comuni. Ciascuna società è carattei'izzata quasi costantemente dalla presenza di uno di questi tre vincoli o di un altro che si differenzia leggermente da questi, che agì particolarmente su quella società, in quel suo particolare ambiente psicologico e naturale perchè in esso trovò le condizioni più confacenti alla sua struttura. Così dove la terra ricca e facile a coltivarsi rappresentò una ricchezza all’occhio di uomini dediti a vita stabile e sicura, l’abitazione su di un comune territorio, lo sforzo comune di coltivare campi comuni, soddisfacendo median-