176 D. Nilo Bokgia terram Barilis in Apulia (21), donec aperiatur transi-tus ad loca suae missionis (22): anno 1630-31. La forzata dimora a Barile non fu senza grande beneficio per quelle anime : il suo pensiero però era tutto nella porzione della vigna destinatagli da Dio e ad essa sospirava di recarsi al più presto. Non conosciamo la data precisa del suo arrivo a Chimara : era ancora r. Barile nel 1632; ne partì appena ebbe chi lo sostituisse nella cura di quel popolo, e ciò avvenne nel luglio dello stesso anno : « nel mese di febraro quando « la fregata regia passa a levante, con essa mi posso « passare in levante nella mia missione (23) ». Ciò avvenne alla fine di luglio del 1633 : « di novo « scrivo anco di Lecce, come questa settimana mi par-« to del regno per l’istesso loco (Cimarra) se bene « espressamente l’arcivescovo di Giannina et il Vesco-« vo di Paramithia mi hanno scritto espressamente che « andi alla loro diocesi a tener scola e predicare; con « volunta di tutti, nulla di meno determinai di andare « propriamente allo designato loco della mia missio-« ne ecc. » (24). Conferma indiretta dell’impegno precedentemente assunto e della parola data ai Chima-rioti, per il bene dei quali sarà ormai consacrata la sua vita e la sua attività, e per i quali saranno tutte le sue preoccupazioni e i suoi pensieri prima ancora di lasciare l’Italia. Con ingenuità semplice e commovente Egli informa la Sacra Congregazione di Propaganda delle « belle (21) Di questa dimora di Rodino in Barile nell’Apulia parla lungamente il Korolevskij, in Archivio Storico per la Calabria e la Lucania, Fase. I, pag. 60 e segg. (22) Korol., Fase. II, pag. 83. (23) Idem, Fase. Ili, pag. 102. (24) Idem, ibid., pag. 103.