Pagine di storia veneta 2i> 3. — Volemo, che siamo essenti, et liberi alla contribuì tione delle angarie di Galee, così al presente, come in perpetuo, et che siamo franchi et liberi di Datio over Gabelle ne i luochi che Vostra Serenità acquisterà nelle sudette Pro-vintie, et luoghi del Stato suo. 4. — Volemo, che debbiamo pagar il trentesimo Datio antico, et osservato nelle altre vostre Città, così delli Vini et Formenti, et ogni sorte di biave, et pesse, et oglio, et altre vettovaglie di quello per avvenir si venderà da tutta nostra natione ed habitanti luogo et fuogo in dette provincie, et che niun altro datio, o angarie siamo astretti pagar d’ogni trenta uno di quello si venderà. 5. — Volemo che la Serenissima Signoria di Venetia ne difenda et habbia in protettione centra ogni suo inimico, in tutto e per tutto ne favorisca, come suoi fidelissimi sudditi, et che per niun tempo possi abbandonare, ne in man d’altri lassarne sopra l’incarico dell’anime loro. Dato di Sant’Alessandro, à dì 15 febraio 1602. Noi Nicolo Mechainsi per Iddio gratia, et della Sede Apostolica Vescovo Stefì'anense, et Visitator Apostolico di tutta Albania affermo le cose sudette esser vere et pregato da tutti sottoscritto per non saper loro scriver. Et in fede della verità sigillo con il mio proprio sigillo. Noi Nicolò Bianchi per Iddio gratia et dela Sede Apostolica Vescovo Sapatense, et Sardanense affermo le cose sudette esser vere, et pregato da tutti ho sottoscritto per non saper loro scriver. Et in fede della verità sigillai con il mio proprio sigillo. (Cons. dei Dieci, Comunicate, filza 2, d.).