Consuetudini nelle montagne albanesi, ecc. 83 teva essere deposto dai suoi soggetti, e ciò mi pare accentui il carattere patriarcale della organizzazione. Al disotto del Kapidan esisteva poi, tutta una gerarchia a carattere gentilizio che formava l’ossatura dell'organizzazione Mirdita, intorno alla quale si riunivano tutti i membri della popolazione. Ho detto che non esistettero, nè di nome, nè realmente di fatto, dei veri capi tribù, con raggruppamenti che avessero il carattere effettivo di tribù. Tutte le stirpi si sentirono uguali fra di loro, e tutti 1 loro capi si sentirono altresì uguali, perciò non fu mai possibile che in un gruppo di più stirpi ne sorgesse una con caratteri particolari e superiori a quelli delle altre, capace di formare un nucleo centrale intorno alla quale si potessero addossare delle altre per formare nel seno di tutta la popolazione un unità distinta, e così ugualmente manca anche tra più capi uno che preminesse e, quindi, fosse adatto a farsi come vero capo di più capi e capo di più stirpi, il che avrebbe dovuto essere un vero capo tribù. Saltando adunque il gradino di capo tribù che non esistette, abbiamo così immediatamente al disotto del Ivapidan come vera Autorità, funzionante sopra un gruppo a propria particolare organizzazione, il capo della Stirpe Plek con una Stirpe corrispondente o fis. La stirpe a sua volta si divideva in mehalla o stirpe minore, o gruppo di famiglia, in cui il legame parentale era più stretto, e più efficente nella realtà, diretto dal gjiobar. Il mehalla si divideva poi in un numero diverso di Shpis (famiglie) con una quantità corrispondente di zoti j shpis (capi di famiglia). Nella organizzazione Mirdita vi furono dunque, come fissati in un momento statico, i gradi diversi d’evoluzione quantitativa e qualitativa avvenuti nel passag-