Un dramma storico del 1897 nell’Albania del Nord 45 svergognati come donne rimaste senza marito ». Anche Martino fu dello stesso parere e insieme con Kolé Gjeka rimasero a custodire le armi. Gli altri entrarono da Ahmèd. Questi avrebbe voluto tingere le unghie delle dita alla moglie secondo il rito musulmano, ma ormai non sapeva da che parte voltarsi. Scambiati i complimenti d’uso e preso il caffè che è obbligatorio nel ceremoniale dell’ospitalità orientale, senza tergiversazioni i nove imposero la loro volontà. Ahmèd dovette dare i garanti che la sua donna non sarebbe molestata. I garanti nel Kanu si prendono tutte le responsabilità del caso, e diventavano, un tempo, gl’inflessibili rivendicatori del diritto. Allora c’era ancora dello spirito cavalleresco e si poteva raccogliere la montagna a difesa del diritto minacciato e calpestato: oggi tutto questo è scomparso nelle fauci della discordia e della venalità. II. ATTO — II porco nella moschea. Passarono duo o tre settimane e la croce scomparve. Si sospettò subito di Halil Turku e fu accusato dal Governatore. Bisogna notare che in Albania (e forse anche altrove) ordinariamente non si fa mai una ingiuria grossa (per es. un furto di momento, o un sangue che si aspetta e dev’essere premeditato) senza la complicità e la guida di qualcuno del vicinato, o del villaggio stesso in cui si compie. Nel linguaggio del Kanu si chiama hjeksè la scorta occulta dei malfattori, hjeksi la sua azione losca e tenebrosa. Era troppo naturale che si mettesse in ballo Halil Turku e egli stesso l’aveva preveduto e predetto. Halil fu chiamato a scolparsi : invocò sopra di sè tutti i fui-