Consuetudini nelle montagne albanesi, ecc. 109 oggi nelle popolazioni indigene viventi nelle colonie Francesi dell’Africa del Nord). La donna si trova in tale duplice posizione nella società della montagna per la speciale costituzione della società stessa, e per la speciale qualità di funzioni che nell’attività complessiva essa può compiere. Nelle società, della Montagna abbiamo visto che le principali attività pubbliche sono la difesa del gruppo, con lo scopo unico e supremo di garantire l’assoluta libertà di questo e, in conseguenza, dei suoi componenti. Ognuno vale in tale società in proporzione diretta a quanto può dare di propria attività per il raggiungimento di tale fine. Altre attività e altre finalità, almeno comuni a tutti, sono sconosciute, dato il carattere statico, — come già dissi — di tale società. Di conseguenza la donna si viene a trovare almeno nella valutazione materiale, in una posizione d’assoluta inferiorità perchè mentre essa non può da una parte compiere quella che è la funzione principale del gruppo, come cioè la difesa dell’indipendenza, non trova altre attività principali a cui dedicarsi, e che le permettono d’acquistare d’altro lato una posizione di preminenza già negatele da una parte. Dato poi il legame tra società e famiglia, la donna valutata minimamente nella prima lo viene anche nella seconda ed è quindi naturale che l’uccisione di una donna non vendichi sufficientemente l’uccisione di un uomo, essendo questi di maggior valore di quella, come il prezzo del sangue per una donna è metà del prezzo del sangue per un uomo. Ma d’altro canto, appunto perchè la donna è valutata inferiore all’uomo, è atto disonorevole per un vero