208 D. Nilo Borgia nuine, o non piuttosto ispirate o carpite dal Lascaris? Dopo tutto ciò che abbiamo rilevato a proposito della conversione di quest’ultimo ci è lecito nutrire ancora dei dubbi. Intanto è oltremodo significativa la condotta di uno dei due Missionari dati a compagni al Lascaris stesso : all’arrivo del Patriarca a Chimara, « D. Onofrio Costantini non si è degnato di andarlo a visitare! ». E’ l’accusa che contro di lui mandò a Roma il Lascaris, ma nello stesso tempo è un atto di tacita protesta contro tutto un oscuro tramestio di cose, che oggi alla luce dei documenti giustificano pienamente il contegno del Missionario. Si presentò ad ossequiarlo l’altro, è vero; ma è vero altresì che ormai lo Stanila era caduto tra le reti di quel furbo; ma di ciò tratteremo a suo luogo. Detto ciò è facile comprendere quale spirito il Lascaris abbia portato nell’attività sua apostolica. Assegnata ad uno dei Missionari Drimades e all’altro Chimara, egli senza dimora fissa veniva esercitando il suo ministero un po’ dappertutto : « anche il monte signore arcivescovo — leggiamo nella nota Relazio-te ne (35) — scorreva per la provincia essortandoli al « ben operare ». § VII. Abbandona la Missione. Ma neppure nel campo da lui tanto agognato perseverò a lungo il Lascaris; bastò una leggera tempesta mossagli contro, per fargli abbandonare senz’altro la Missione! E’ lo stesso informatore che ci dà questa (35) Id. ibid., pag. 59.