198 D. Nilo Borgia care il suo operato, e il diploma di promozione rilasciato dal primate di Ocrida furono dal medesimo presentati alla S. Congregazione: « Simeone Lascari Costanti-tt nopolitano, devotissimo oratore dell’EE. VV., espo-tt ne che essendosi trasferito in Ocrida, ridusse Atanasio, « Patriarca della Prima Giustiniana all’ubbidienza e riti cognitione di questa Santa Sede Apostolica, inducenti dolo a far la professione della fede cattolica, la quale tt si è presentata alla Sacra Congregatone de Propagante da; e stimando che questo bastasse perchè potesse veti ramente giudicarsi cattolico e come tale comunicar tt con lui, non ebbe difficoltà di ricever dal medesimo « la consacratone per l’Arcivescovato di Durazzo, e con « questa buona fede ha proceduto sin hora; ma perchè tt al presente intende ch’era prima necessario che fusse « la professione della fede presentata et approvata da tt questa Santa Sede, et esso accettato nel gremio della tt Chiesa Cattolica, humilissimamente supplica l’EE. tt VV. a perdonargli benignamente l’errore commesso tt per mera ignoranza, et impetrargli dalla Santità di tt Nostro Signore l’assolutone da ogni sospensione, e diti spensarlo a cautela, acciò liberamente possa esercitare « l’ordine a fontioni episcopali ecc. (25) ». Queste pratiche si svolgevano tra gli anni 1658 e 1659. Ciò che sorprende in tutti questi negoziati è l’assoluta mancanza di qualsiasi accenno riguardo la presupposta conversione del patriarca, precisazioni che non si riscontrano nei diversi documenti del patriarca stesso e che vi avrebbero trovato il loro posto naturale. Di Atanasio d’Ocrida intorno a quest’affare ci restano ancora: il diploma di consacrazione; la stessa sua (25) Arch. Propag., Lettere antiche, voi. 300, Fol. 39.