Un dramma storico del 1897 nell’Albania del Nord 47 stri montanari la intendevano allo stesso modo. Essi volevano semplicemente vendicare con la legge del taglione un’ingiuria religiosa alla Croce e al Cristianesimo, e alla vendetta aggiunsero il pepe di una mordacissima ironia. Infatti, uscendo dalla xhamija chiamarono Salò Kali che probabilmente sognava i più bei sogni: « Ohe! Salò Kali! sappi che hai un ospite questa notte nella moschea; vedi di trattarlo bene e di dargli una buona cena: così ti raccomanda la montagna cattolica ». E tirando un colpo di fucile si allontanarono verso i loro monti, come ritorna l’aquila in cima alle sue vette con la preda fra gli artigli. Quando la mattina seguente Vhoxhà di Rusi entrò per la preghiera del sabàh nella moschea, rimase inorridito allo strano spettacolo. Anzi un’altra versione del fatto, narra che prima di entrare nella moschea gli si presentassero gli attori stessi della farsa (ciò non t’accorda col racconto di Kote Mehmeti), e gli dissero : « Prendi 4 metelìk e ti preghiamo di comperare due simìt (pagnottine), insieme con un po’ di tabacco per l’ammalato che si è dovuto ricoverare nella moschea. L'hoxhà avrebbe prestato fede a quelle parole pensando che la cosa fosse veramente così; comprò i simìt e un po’ di tabacco, ma quando giunto alla moschea ne aprì la porta, rimase esterrefatto. Altro che un ammalato! c’era un morto, anzi uno squartato, e di che razza! Il tronco di un porco in mezzo al pavimento, la testa proprio dove Vhoxhà fa la sua preghiera, le pareti tutte sporche di sangue, di grasso e di immondizie. « Medèt Jedèr allàh! » esclamò pieno di orrore e subito ne diede avviso alla popolazione sparando una fucilata d’allarme. La voce corse in un baleno fino al bazàr. Sembra che il Dukagjini la stessa notte che si