Consuetudini nelle montagne albanesi, ecc. 93 gruppi consentendogli solo di penetrarvi per fare le comunicazioni ordinategli dal Walì di Scutari. Ciò naturalmente per neutralizzare al massimo possibile l’influenza del governo turco. Nella organizzazione di ogni tribù vi era un consiglio di tribù costituito : a) dai bajraktar che sono alla direzione dei diversi bajrak componenti la tribù; b) dai gjobar, o capi dei gruppi di famiglia che sono più per ogni bajrak; c) dai maggiorenti ed anziani; d) dai capi della Djelmnia della tribù. Naturalmente tale consiglio è più o meno numeroso e secondo il numero dei bajrak che lo compongono, e quindi a secondo la quantità di elementi direttivi di ciascuno d’essi. In realtà il Consiglio di tribù ha un carattere ancor meno permanente specie negli ultimi tempi, del Ku-vend Mirdita, perchè l’autonomia di ogni stirpe è qui più accentuata di quanto lo sia l’autonomia di ogni stirpe in seno alla popolazione Mirdita. Una maggiore forza ed una maggiore valutazione hanno invece perciò i cosidetti consigli di Bajrak, o consigli dei giobar, nei quali, sotto la direzione del Bajaralctar, si raccolgono tutti coloro che esprimono più efficacemente la vita del Bajrak come il Bajraktar, a) i giobar; b) gli anziani; e c) i rappresentanti della lega dei giovani. I consigli di tribù si raccoglievano ordinariamente due volte per anno (in aprile e ottobre), in corrispondenza cioè della discesa delle greggi ai pascoli di pianura, e del loro ritorno alle montagne. Per indire tali adunanze, prima che i bajrak partissero con le proprie greggi dalle differenti località della montagna o della pianura, a secondo l’epoca, veniva loro ordinato, di arrestarsi ad un determinato luo-