Consuetudini nelle montagne albanesi, ecc. 127 La protezione. Il primo era naturalmente unito al secondo quasi automaticamente sicché concessa l’ospitalità ne veniva di conseguenza la protezione, ma ugualmente la protezione era concessa senza che il protetto fosse ospite del protettore. Dice una norma consuetudinaria raccolta nel regolamento che servì alle funzioni del Djubal : « Un individuo il quale, intraprendendo un viaggio, spara un colpo per aria lungo la strada e nomina ad alta voce colui che lo protegge è considerato nella continuazione del suo viaggio come se fosse personalmente protetto ed accompagnato dalla persona che nomina ». Talvolta avvenne anche che il protettore non conosceva il suo protetto, ma che questi entrasse soltanto nella campagna o nella casa di quello e ciò era sufficiente per obbligare il primo a proteggere il secondo, e quindi a vendicarlo ove gli fosse stato fatto male. La Schneider, funzionario francese al servizio del governo Turco, narra che nel territorio di Scutari, intorno al 1870, un viaggiatore fu assalito ed ucciso da una banda di ladri, mentre si era rifugiato in una campagna il di cui proprietario gli era sconosciuto. Il proprietario di tale campagna fu costretto però, per le consuetudini del paese, a trarre vendetta della uccisione del suo momentaneo ed ignoto ospite, e circa 40 persone, durante 35 anni, furono uccise nella lunga catena di vendette che seguì a quella prima uccisione. Tutto ciò è appunto dovuto al fatto che quando si stabilisce il rapporto di protezione il protettore non bada tanto ai carattere particolare del male che il suo protetto ha subito quanto al fatto che si è venuto a negare a lui, burrè, la capacità ed il diritto di proteggere un