6 Amedeo Giannini alla rivista — intende dare dei « contributi » alla conoscenza dell’Albania. Contributi in ogni campo: archeologia, storia, geografia, etnografia, filologia, economia, finanze, cultura ecc. ecc. Ma « contributi », non lavori di divulgazione, salvo eccezioni volute e ponderate, perchè questi possono più agevolmente e più utilmente trovare ospitalità in riviste di carattere generale, destinate al grosso pubblico. Del resto i nostri lettori conoscono già altre due nostre riviste che hanno lo stesso carattere degli « Studi albanesi » ossia gli « Studi rumeni » diretti dal prof. Tagliavini, gli « Studi baltici » diretti dal prof. Devoto. Forse il quadro degli « Studi albanesi » sarà un po’ più largo di quello delle altre due riviste, almeno come tendenza. Oso sperare che la nostra iniziativa darà un contributo efficace alla migliore conoscenza dell’Albania e varrà anche a rinsaldare, nel campo degli studi, i rapporti fra i due Stati. Avviandola non possiamo iwn pensare che, quando VAlbania era nel più duro servaggio, furono gli italo-albanesi a conservare accesa la fiaccola della cultura e della letteratura albanese. Valga per tutti il ricordo di Girolamo de Rada! Roma, 11 luglio 1931. Amedeo Giannini