LE RELIQUIE DEL DIALETTO ALBANESE DELL’ISTRIA I. In alcune frazioni del Comune di Parenzo (Prov. di Pota) si parlava fino alla metà del secolo scorso un dialetto albanese. Poco prima e poco dopo diversi altri linguaggi si sono spenti nella piccola penisola e in terre vicine: dialetti ladini, e più precisamente friulani, a Trieste e nella vicina Muggia (1); dialetti dalmatici, cioè italiani preveneti, a Veglia e nella vicina Ponte (2); romeni a Poglizza e Dubasnizza, nella stessa isola di Veglia, e a Schitazza, presso Albona (3). Le odierne parlate di Trieste e delle piccole città di Muggia e Veglia sono, in sostanza, venete (4); e nelle altre località menzionate, che sono villaggi e borghi, si usano diversi dialetti slavi (serbo-croati) e anche il veneto (5). Un secolo fa, nel 1835, Pietro Stancovich (v. più avanti) scriveva: a In tutta VIstria, nei borghi, castelli, e città si parla VItaliana lingua nel dialetto parlato ». — « Gli Slavi non abitano in alcun borgo, castello, o città dell’Istria; ma sono dispersi in picciole villette ». — « Gli Albanesi sono ristretti ad alcune poche e piccole villette nel territorio di Parenzo unicamente ».