Le SCOPERTE ARCHEOLOGICHE, ECC. 21 romana resta soltanto il ricordo nelle epigrafi o il nome lasciato alle località. Erede della grandezza di Roana, anche la Serenissima beneficò grandemente le genti della sponda orientale dell’Adriatico. Basta ricordare l’aiuto dato da Venezia agli Albanesi guidati da Scanderberg durante l’epica lotta sostenuta contro i Turchi che iniziavano la loro sanguinosa invasione in questa regione balcanica. Archeologicamente parlando molte sono le tracce veneziane che si incontrano in Albania. In generale sono castelli, opere scultorie, epigrafi, monete, ecc. Anche i grandi ulivi disseminati lungo la costa sono di età veneziana. Gli scavi di Feniki, una delle più vaste acropoli del mondo classico. — Incoraggiata dal buon esito dell’esplorazione, la Missione passò alle ricerche del sottosuolo, allo scopo di portare luce nuova e sicura su interessanti questioni albanesi. F.u scelto come luogo di ricerche l’Acropoli di Feniki. La collina ed il villaggio così denominati giacciono nell Albania Meridionale, a tre ore circa di cammino da Santi Quaranta. La collina è di forma molto allungata, con pianoro alla cima. Questo è circondato da numerose mura di cinta, a diversi ricorsi, che danno così luogo ad una delle più fortificate e più vaste acropoli del mondo classico. Si pensi infatti che essa è lunga più di due chilometri, e qualcuno dei blocchi maggiori componenti le mura può oltrepassare i 200 quintali di peso! Il soprassuolo dell’acropoli presentavasi irto di spine, qua e là cosparso di ammassi informi di pietrame. Quasi nulla appariva delle vestigie dell’antichità, le quali pur dovevano essere numerose e notevoli, attesa