42 Gennaho M.® Monti pace tra le due potenze (1), mentre la morte del Re (novembre) segnava la fine della sua Dinastia. * * * Le quattro guerre Normanne combattute sul territorio stesso o sulle coste dell’impero Bizantino non avevano portato — come abbiamo visto — a Domini normanni su quelle terre, tranne che a quelli transitori su Corfù e Durazzo e a quelli addirittura brevissimi sull’Albania, sulla Tessaglia e sulla Macedonia : conseguenze più durature, invece, dopo settanta anni, ebbe una parentela stretta tra un Re di Sicilia e un dinasta balcanico. Nè l’ultimo Normanno, infatti, nè Enrico VI, nè Federico II e Corrado IV di Svevia, nei loro periodi di fulgore si occuparono dell’Albania in modo diretto, anche se il secondo Imperatore tentò una politica orientale con la conquista di parte del Regno di Gerusalemme (2). È solo con Manfredi che si riprendono i rapporti politici fra FItalia Meridionale e l’Albania, anzi che vi ha inizio quella dominazione napoletana che durerà un intero secolo : dominio che sorge perchè a Manfredi la seconda moglie Elena porta in dote molte città e terre albanesi, tra cui Yalona, Kanina, Durazzo e nell’interno Berat, (1259) oltre all’isola di Corfù, tante volte invano voluta dai Sovrani Normanni. Allora — nota il Galanti — « le due sponde del canale di Otranto tornavano così ancora una volta sotto una sola signoria, che aveva sede in Italia » (3). (1) Cfr. Chalandon, id., II, pp. 397-418. (2) Mio Mezzogiorno cit., pp. 73-7. (3) L’Albania nei suoi rapporti con la storia d’Italia, estr. Rassegna slor. Risorgimento, III, 1916, p. 4.