DUE DOCUMENTI SCONOSCIUTI SULLA ALBANIA DI ALFONSO 1° DI ARAGONA Tutti gli studiosi conoscono che della Cancelleria degli Aragonesi di Napoli poca parte si conserva in quel R. Archivio di Stato (1), essendone altra parte serbata a Barcellona (2) ed altra, più numerosa, andata dispersa altrove o addirittura incendiata nei torbidi napoletani del 1647 (3) e anteriori o posteriori. Or appunto fra i volumi aragonesi dispersi, un « Registro di lettere del 1450-1-2 » (4) si ritrova ora alla Biblioteca Vaticana, fondo Chigiano (5): esso fu già studiato soltanto dal Rogadeo, che lo descrisse (6) e ne trasse i documenti riguardanti la Terra di Bari (7), ed è davvero notevolissimo, sia per la penuria di documenti di quegli anni, sia per il contenuto, che interessa la storia (1) Cfr., per tutti, A. Granito. Legislazione degli Archivi del Regno etc., Napoli, tip. Raimondi, 1855, pp. 8 e 88 e F. Trincherà, Degli Ar. chivii Napolitani, Napoli, tip. Fibreno, 1877, pp. 280-4, 496, etc. (2) Cfr, per documenti interessanti l’Albania, F. Cerone, La Politica Orientale di Alfonso di Aragona, in Archivio storico napoletano, XXVII, 1902, pp. 5 e 582-7 ; L. v. Thallóczy e K. Jirecek., in Jllyrisch-Albanische Forschungen, I, Monaco, Duncker, 1916, pp. 147-51. (3) Cfr. Trincherà, id., p. 281. (4) Cosi il titolo di mano posteriore, che prosegue « al tempo di Alfonso Re di Napoli ». (5) Segnato J. Vili. 292. (6) In Arch. stor. nap., XXXVIII, 1913, pp. 363-6. (7) In un voi. del Codice Diplomatico Barese della Comm. prov. storia p. di Bari, di imminente pnbblicazione.