170 Il viaggio di Giovanni V Paleologo in Italia e l’unione di Roma. Più dettagliatamente degli altri, fondandosi su alcuni manoscritti dell’Archivio Vaticano narra la venuta di Giovanni V alla Corte del papa la vecchia opera dell’abate Magnan, dedicata particolarmente alla storia di Urbano V, di cui si parlerà più tardi (1). In forma assai più breve descrive la presenza dell’imperatore a Roma la recente biografìa di Urbano V, dovuta alla penna dell’abate Chaillan; e a poche sillabe si limita il ricordo del fatto nella nuovissima storia dei papi avigno-nesi del Mollat (2). Nella letteratura russa sulla base degli « Annali » di Raynaldo — continuatore del Baronio — A. Katanskij dà un breve racconto dell’Unione e fra l’altro scrive che Giovanni Paleologo esegui tutti i riti umilianti a cui si sottomettevano i sovrani occidentali, che si presentavano al papa (3). Da questo rapido sguardo generale alla letteratura si vede, che il viaggio di Giovanni V nell’Europa Occidentale non è stato oggetto di esame speciale nel suo complesso; ben poche delle fonti furono prese in considerazione; alcuni studiosi hanno considerato il viaggio delPimperatore in Francia come un fatto storico; lo stesso itinerario è rimasto nell’ombra ecc.... A molti storici l’imperatore Giovanni V in viaggio, sembra un « povero imperatore », « un mendicante », un « disperato » sollecitatore in Occidente (4), un « misero imperatore » ecc.... Senza pretendere ad una esauriente conoscenza delle fonti, alcune delle quali non sono ancora pubblicate, e altre specialmente quelle italiane di quest’epoca, possono essere sfuggite alla mia attenzione perchè pubblicate in edizioni locali poco diffuse e diffìcilmente accessibili, io voglio fare il tentativo di veder chiaro nella questione de! viaggio di Giovanni V nell’Europa Occidentale. Le fonti si possono dividere in due gruppi : orientali bizantine e occidentali. A sè sta la professione di fede di Giovanni V che, pronunciata a Roma, rappresenta la conclusione delPUnione e la sottomissione della chiesa orientale alla chiesa occidentale. Comincerò dalle fonti bizantine. Del viaggio di Giovanni V in Europa Occidentale parlano tre storici bizantini, Georgio Franza, Laonico Calcondila o Chalcocondila e Duca. Bisogna riconoscere che i riferimenti di questi storici nella questione che ci interessa sono a tal punto imbrogliati, poco precisi e inesatti, che se non avessimo fra le mani le fonti occidentali, non potremmo avere nessuna idea del viaggio di Giovanni V. Prima di tutto bisogna notare che tutti e tre gli storici soprannominati non sono contemporanei degli avvenimenti del settimo decennio del sec. XIV. Il Franza è (1) Magnan, Hstoire d'Urbain V et de son siècle d’apr'es les manuscrits du Vatican. Paris, 1863, pag. 420-424. (2) Chaillan, op. cit. p. 190-192. Mollat, op. cit. p. 115. (3) A. Katanskij. Vopros o svedinenit cerkvej ho stoino j i zapadnoj ( v pervgj ego penod) na grecesvom bostokje i latinskom sapadie. (La questione dell’unione delle chiese orientale e occidentale (nel suo primo periodo) nell’oriente greco e nell’occidente latino) (1053-1453) in « Christianskoe ctenie » 1868, I p. 582-584. (4) Vedi p"r es. A. von Rfumont. Geschichte der Stadt Rom. II Berlin, 1867, p. 954. M. Crf.ighton, .4. History of thè Papacy during thè period of the Reformation. I. London, 1882, p. 49, Grkgorovius Geschichte der Stadt Rom im Mittelalter. 4. Auflage. Stuttgart, 1893 VI. p. 432. N. Jorga. Geschichte des rumänischen Volkes I, Gotha, 1905 p. 271.