226 Per l’Epistolario di Demetrio Cidone. Ad ogni modo, non potendo qui esaminare le singole lettere, ricordo solo, in generale, che dopo la grande peste del 1347/48, dentro il secolo XIV, ve ne furono parecchie anche in Oriente, forse non meno che da noi, sebbene per l’Occi-dente le testimonianze abbondino, come si può vedere negli Annali delle epidemie in Italia del Corradi, mentre non si ha quasi verun cronista costantinopolitano di quell’epoca disgraziatissima, e quelli più recenti 0 non seppero 0 non credettero opportuno di parlarne. Ce lo prova però, ad es., la notizia scritta in fine del codice Barocciano 69, dell’anno 1378, che un possessore della fine del secolo XIV continuò e interpolò. ’Iatéov on xatà tò ,qcov£'sto? (1347/48) eyeyóvei tò ¡xéya Oavanxóv. ’Eyéveto 8è jtaXiv Oavatixòv steqov xatà tò ,, xaì lxQarr]