Le vedute di Costantinopoli di Cristoforo Buondelmonti 261 od aggiungere alcune particolarità di fatto di peculiare interesse per gli uni piuttosto che per gli altri. Ma se il problema è irto di difficoltà nei riguardi del testo, non meno arduo esso appare di fronte alle piante, dove minori sono gli elementi di giudizio e dove viceversa entrano in campo altri fattori di perturbazione, determinati dall’intervento di eventuali fonti estranee. Lo studioso della topografia di Costantinopoli imparerà così una volta di più con quale cautela le vedute Buondelmontiane siano da considerare; e, ir. mancanza di conclusioni di ordine generale sulla loro attendibilità, avrà cura di riesaminare il problema volta per volta sulla scorta di tutti gli esemplari disponibili. Risulterà lavoro indubbiamente meritorio, poiché sarebbe ingiusto il supporre a priori che la difficoltà della consultazione possa bastare di per sè ad infirmare il valore storico di quei preziosi documenti. APPENDICE Quale appendice alla presente ricerca, abbiamo ritenuto opportuno di dare alle stampe il testo tuttora inedito della redazione maggiore della descrizione di Costantinopoli. Anziché tentare una ricostruzione di quel testo, abbiamo preferito di collocare una di fronte all’altra le lezioni dei tre codici a noi noti che riferiscono il rispettivo capitolo, sia perchè le nostre ricerche sui manoscritti Buondelmontiani che eventualmente contengano quella redazione non si possono considerare definitive ; sia perchè i tre codici diversificano alquanto fra loro, specialmente nell’accogliere oppure omettere certi brani; sia sopra tutto perchè, come vedremo tantosto, un’edizione critica della redazione maggiore presuppone una perfetta conoscenza ed una congrua utilizzazione della redazione minore, che oggi è impossibile. La divulgazione del testo maggiore permetterà certo agli studiosi della topografia di Costantinopoli di spiegare certi punti finora alquanto oscuri delle notizie Buondelmontiane, di completare i dati della descrizione abbreviata e di discutere l’eventuale loro emendamento: basti pensare a mo’ d’esempio che ben quattro delle cifre esposte nell’una redazione diversificano sensibilmente da quelle dell’altra (1). Ma per chi vorrà intraprendere l’edizione definitiva del testo dell'/soZario, ad altre considerazioni ancora si presta il confronto fra questa nuova edizione e quella già avvenuta da tempo della redazione compendiata. (i) Vale dire 138 torri delle mura nella redazione maggiore, 198 nella minore ; 70 mila Latini uccisi nell’una, 50 mila nell’altra; 900 sacerdoti di S. Sofia in quella, 800 in questa; 30 colonne all’ippodromo nella lunga, 24 nel compendio. Ma altre varianti ancora dà il codice Marciano.