Il viaggio di Giovanni V Paleologo in Italia e l’unione di Roma. 191 L’imperatore rimase a Venezia tutto l’inverno 1370-1371 e all’avvicinarsi della primavera diede l’ordine della partenza per Costantinopoli (1). Prima della partenza il Governo veneto decise di dare all’imperatore i 25.000 ducati, promessi per l’isola di Tenedo. Inoltre le galere imperiali furono fornite per il viaggio di una determinata quantità di biscotti. Secondo le parole di un cronista veneto, il despota figlio dell’imperatore ricevette anche egli 300 ducati (2). Il despota si chiamava Manuele, perciò nel caso dato, non c’è ragione di supporre che si tratti del figlio che accompagnava l’imperatore nel suo viaggio a Roma, del che io non ho per ora notizie esatte. Col soggiorno di Giovanni V a Venezia è legata la questione del suo viaggio alla Corte del re francese Carlo V, della quale, come s’è detto sopra, parlano soltanto fonti tarde e in questo caso inesatte. Le fonti occidentali non ne parlano affatto. Tenuto conto di ciò, la maggior parte degli storici nega l’esistenza di questo viaggio in Francia; alcuni altri lo met tono in dubbio (3) e soltanto pochi lo considerano un fatto storico (4). Secondo me, una luminosa testimonianza contro il viaggio di Giovanni in Francia è la testimonianza della cronaca francese della fine del secolo XIV e del principio del XV, in cui, laddove si parla del viaggio in Francia dell’imperatore Manuele II nel 1400, si osserva : « Avendo letto la lettera imperiale, il Re con i suoi nobili si meravigliò considerando che da quando i francesi esistevano non si era mai sentito che gli antichi autocrati di qualsiasi parte del mondo avessero chiesto aiuto a paesi cosi lontani » (5). Questo brano deve metter fine a qualsiasi supposizione intorno ad un viaggio di Giovanni V in Francia. Nella primavera del 1371 Giovanni V con Manuele e con il seguito partì dunque da Venezia per Costantinopoli. Dell’epoca dell’arrivo dell’imperatore le fonti tacciono del tutto. Calcolando il viaggio da Venezia a Costantinopoli in circa due mesi (6), il ritorno di Giovanni V nella sua capitale dovette aver luogo al principio dell’estate del 1371. Quanto a Urbano V, egli subito dopo la partenza di Giovanni V lasciò Roma per l’ultima volta il 17 aprile 1370 e il 19 aprile arrivò a Viterbo, di dove passò a Montefiascone, ove si trattenne da maggio alla fine di agosto. Da Montefiascone il (1)Caroldo: Sua Maestà consumò tutto queU’inverno in Italia et approssimandosi la primavera diede ordine alla partita sua per ritornare a Constantinopoli. (2) Caroldo : et al Déspoto figliuolo d; Sua Maestà furono donati de. 300. (3) Vedi, p. es., Keri : Imperatores Orientis, 1743, p. 529, n. 1 (dubium merito fuerit). I-ebeau : Histoire du Ba's Empire, XX, 431-432 (Giovanni non fece il viaggio in Francia o se lo intraprese, tornò indietro a metà strada). (4) Vedi, per es., J.-B. Christophe: llistoire de la Papauté pendant le XÌV siede, 11, Paris 1853, p. 389. Aàji.'jrpoy, 'I-rropta Trj; rEX>.à3o5, VI, 1908, pag. 629. (5) Ckronique du Religieux de Saint-Denys, pubi, par Bellaguet, II, Paris, 1840, P. 562 : Imperatoriis perlectis Htteris, rex cum suis illustribus miratus est, reputans a seculis Francigenarum inauditum antiquos tocius orbis moderatores alias a ta^n remotis partibus subsidiarios evocasse. (6) Abbiamo già notato che .Amedeo di Savoia impiegò circa due mesi per andare da Co-»tantinopoli a Venezia. Vedi Delaville p. 157. Vedi sopra.