<&> 251 disgustoso. Quello della femmina si avvicina alla voce della chi ossa, ma il canto è più sottile, più corto e più prestamente pronunziato. Amano i luoghi paludosi e coperti da poca acqua. Le sarsegne sono ottime a mangiarsi e particolarmente quelle che vengono uccise nelle valli d’ acqua dolce. SBIRI. V. Rondon. SCAGOSSA PICOLA, SCAGOSSA BIANCA. V. Cocaleta picola. SCARPOLARO, Calegher. Recurvirostra avocetta, Linn. Questi uccelli non compariscono fra noi che una sola volta all' anno, in marzo, aprile e maggio. Se ne veggono alle volte dei branchi di i5 a 20, i quali poi si dividono in coppie e fanno la loro covata nelle nostre valli, dopo cui partono, nè si lasciano più vedere. Sembra che gli scarpolari debbano aver difficoltà nel cibarsi per la costruzione del loro becco tutto affatto a rovescio di quello degli altri uccelli. Essi, quando mangiano, abbassano le gambe, si allungano molto col corpo, e stendono il collo e il capo rasente terra, e così distesi mettono il becco quasi a livello dell’ acqua. Allora vanno pescando gl’ insetti e le piccole conchi-gliette acquatiche. 11 loro canto è un sibilo posato e grave lentamente ripetuto. Sono poco buoni a mangiarsi. SCASSACODA. V. Boarina, Motacilla boarula, Linn. SCASSACODA BIANCA, Sguazeroto. Motacilla alba, Linn. Questi uccelli vengono in aprile e maggio, nidificano, e si trattengono poco. Ritornano a passar in maggior copia in settembre e ottobre. Se ne trovano però anche nell’ inverno lungo i canali e le acque correnti. Però si possono considerar come uccelli quasi stazionari. Sono buoni a mangiarsi, ma un po’ amaretti. SCASSACODA ZALA, SCASSOLA. V. Boarina zala. SERANTO. V. Ceranto. SEROLA, Sperga. Mergus serrator, Linn. Questi uccelli si mostrano fra noi in maggior abbondanza nei mesi di marzo, aprile e maggio. Però se ne uccide qualcuno anche in luglio e decembre. Partono quando il caldo si fa molto sentire. Il loro volo è rapido e disteso. Se ne veggono alle volte compagnie di qualche centinajo, ma per lo più vanno a piccoli branchi ed anche a paja. Nuotano assai presto, e si tuffano in un batter di ciglio, e se vengono feriti in un’ala, è assai difficile il prenderli, specialmente se spiri leggera brezza. Alla notte recansi a dormire sugli scogli in mare, e verso il levar del sole ritornano in laguna. La loro carne è di cattivo gusto, mentre odora molto di pesce. SEROLON DEL PO. Mergus rnerganser, Linn. Comparisce soltanto nell’inverno nei freddi acuti. E uccello piuttosto raro fra noi. E migliore, come cibo, della serola, mentre esso frequenta i fiumi larghi e maestosi. SFOGIO, Viatara. Gallinula chloropus, Lath. Uccelli quasi stazionari, che nidificano nelle valli fangose coperte di canne e di giunchi. Passano ciò non ostante in primavera ed in autunno. Nei gran freddi si ritirano sulle sponde marciose e folte di canne dei fiumi, ed anche partono. Nel i83i, in primavera avanzata, vi fu grandissima abbondanza di questi uccelli, e scarsissima invece l’apparizione delle quaglie. S’ingrassano assai, specialmente in ottobre, e sono ottimi a mangiarsi. SFORZANA. Rallus aquaticus, Linn. Quest’ uccello si può chiamar stazionario, mentre trovasi in ogni stagione, e