<3- 593 -*> In ogni osteria, in ogni magazzino per poco in nominanza, ha un luogo speciale, una maniera di banco, che fa chiudenda a una porta e s’ apre in sulla via, nel quale, da politi assi nascosto, bolle un enorme ramino. E questo come il privato sacello, l’ara sacra al culto della caslradlna, unico legame che striglie ancora a Venezia la Dalmazia lungamente fedele, l’unico tributo che la pia vassalla ancor manda all’antica signora. Dietro quel banco, come oratore in ringhiera, pompeggia il venditore, che invita ad accostarsi la folla, non con altra orazione che il semplice e laconico annunzio ch’<>//fl bolle; e la eloquenza di quegl’inviti, o piuttosto di quegli odori, è sì forte, eh’ io vidi già quivi entrare più d’ un nobile e auto-revol sembiante all’artigiano e all’operaio confuso, e senza temere, cotanto qui sono antichi e veri i liberali principii, d’ offendere il grado o la carica, sedere al medesimo desco, con essi in comune facendo queU’allo gustoso d omaggio alla Dalmazia sì fida, e che sa così bene affumicar le sue carni. Questa bella fraternità, in affari di bocca, tra le classi diverse, questa civile eguaglianza si osserva in altri casi parecchi. Ecco, per esempio, il sabato, poco prima della mezzanotte, quando le altre città giaccion sepolte neghittosamente nel sonno, c qui par clic cominci il mcridian movimento, dall’ estremo confine di Santo Antonino si spicca e va in processione la benemerita scuola, al cui fuoco si scaldano le cene al comune, e i cui fanti come già le canefore antiche, si notano per gli ardili equilibrii degl’ immensi catini eli’ ei portano in capo, e più ancora per l’opima specialità del ministero che adempiono. Quc’ luminari, quegli arbitri delle popolari sabatine si spargono per la città, s’ appostano col lor lucemmo a’ canti delle vie più frequenti, religiosamente aspettando il tocco dell’ ora solenne. Allora incomincia la loro faccenda, cominciano le armoniose notea farsi sentire: Tripe, penini. Tenia, lengua, manega calda, e al suono di quella canzone, accorron del pari e la gente minuta che in quella ha chiuso la sua botteghetta o fornito il suo compito, c la più civile eh’ esce da teatro o da veglia ; oppur I’ una e 1’ altra fraternamente s’ affollano e confondono a’ banchi d’ una nostra vol. il. 75