■<** 114 «te- dighe e dal rimanente adriatico litorale, a mezzodì, a ponente ed a tramontana dalla circostante terraferma, offra essa in proposito condizioni fisiche svariatissime. Avvi infatti in più punti sbocco di fiumi, moderato da sostegni o libero, quindi conseguenti maremme più o men alte ed estese, e più o men frequentemente bagnate dalla marea; quindi acque miste, stagnanti, canneti, bassi fondi, paludi, laghi, seni, ghebbi e canali differenti per profondità e correntìa, confinati da immenso numero di pali o da rive di pietra. V’ hanno chiusure d’ acqua o valli di svariata estensione, aperte o sostenute da argini forniti di chiaviche, o da grigiuole e da palafitte. Anche il suolo presentasi di diversa natura, ove argilloso fangoso, ove sabbioso, ove misto e seminato di pietre e spoglie testacee. Vicino alle isole più abitate, di cui è sparsa la laguna, od in prossimità al litorale, esso trovasi più o meno impregnato di pingui sostanze, prodotto delle continue decomposizioni dei corpi organizzati ; sottomesso più o meno all’azione del raggio solare, quindi per influenza di luce e temperatura diverso ; nudo per lunghi tratti e tappezzato da zostera e da alghe ; pacifico in alcuni siti, per natura o per artificioso riparo, in altri invece, più prossimi al mare, facilmente agitalo dalle procelle ; vivificato, finalmente, per ogni dove dall’ alternare diuturno della marea, alla quale danno sfogo quattro ampie bocche situate nel lato orientale. Le quali topografiche circostanze rendono, più che altri siti, propizio il nostro estuario al prosperare dello svariato ed abbondante numero di specie animali, di cui ora porgiamo per ogni classe compendiosa notizia. CLASSE DEGLI SPONGIALI. Di questa classe, prima d’ogni altro stabilita dal nostro fu prof. S. A. Renier col nome Politrimi f Classif. zoometrica, 1807), e da noi fino dal 1828 a più naturale suddivisione ridotta ( V. il Gior. tedesco Isis. 1853-1854), importanti specie vivono nel nostro