12 PORTI. Sebbene per porlo intendasi generalmente quell’ appropriato ricinto ove le navi possono stare al riparo da’ venti e dagli attacchi del mare, pure, rispetto alla laguna di Venezia, e conforme a quanto abbiamo indicato sin da principio, la denominazione speciale di porti vien data a quelle aperture, o bocche, esistenti fra l’uno e l’altro lido, per le quali dal mare si viene in laguna, e viceversa. Attenendosi al primo significato, l’intero bacino della laguna, in qualunque silo possano starvi e ormeggiarsi i navigli, costituisce un unico porto, oltremodo ampio e sicuro. Nella descrizione de’lidi abbiamo pur fatto menzione de porti che gl’ inlramezzano ; ordinatamente nominando, a partire dal nord, quelli de’ Tre Porli, di Sant’ Erasmo, di Lido, di Malamocco e di Chioggia. Or passiamo ad offerire qualche più precisa notizia su ciascuno di essi, dislintamenle. Innanzi perallro osserviamo, che fra il litorale di Cavallino, primo da noi descritto ed estremo setten-Irionale della laguna, e quello superiore di Corlellazzo, che alla medesima non appartiene, esiste il porto di Piave vecchia, cioè 1’ antico porlo di Jesolo ; ed esso non è che la bocca per cui ora si scarica il Sile, e in altri tempi la Piave, prima cioè che fosse condotta a melter foce più sopra, là dove ora esiste il porto di Cortellazzo. Entrando pel porto di Piave vecchia, si ascende lungo un canale tortuoso, eh’ è appunto 1’ antico alveo, già da noi menzionalo come confine della laguna. Questo canale è largo dai 30 ai 40 passi, e, col favore dell’ alta marea, possono entrarvi appena navigli che abbiano sette piedi d’immersione. Perciò è di sì poca importanza, che non occorre farne ulteriore descrizione. Porto dei tre porti. Questo porlo, che trovasi fra il litorale di Pordelio e quello di Sani’ Erasmo, ha la foce siffattamente ostruita dai banchi di sabbia, che ne permette appena l’ingresso, durante la bassa marea, a navigli, che peschino meno di quattro piedi.