concorso delle acque del Musone, deierminarono il governo a effettuare una deviazione verso Malainocco e Cliioggia, della quale deviazione veggonsi ancora i vestigi. Nel secolo XVI venne aperto quel nuovo alveo eh’è chiamato Brentone, il quale peraltro non prolunga-vasi che fino a Conche, per unirsi quivi col Bacchigliene ; ma non andò a lungo che, a far cessare per la laguna i mali tuttavia persistenti, si deliberò di cangiare interamente il corso a que’due fiumi, dividendoli nel sito appunto ove si congiungevano, e portandoli, per due separati alvei, a riunirsi molto più al sud, e scaricarsi insieme fuori della laguna pel porto estremo di Brondolo. Tale corso, seguito fino all’ anno 1840, riusciva infesto e minaccievole alle attraversate provincie. 1 reclami di queste lottarono lunga pezza col divisamento di non ricondurre in laguna le dannose acque del Brenta ; finalmente, dopo molle dispute, venne, a tenor del parere del Fossombroni, cambiata nel 1840 la sfociatura del Brenta ; di cui le acque furono condotte a scaricarsi nella laguna di Cliioggia, mediante un nuovo taglio praticato a mezzo miglio circa sopra Conche. In conseguenza di questa importante operazione, sottratto al corso del fiume il rimanente braccio meridionale per cui riunivasi al Bacchiglione, e con esso, per la Conca di Brondolo, scendeva in mare, in quest’ ultimo bacino corse soltanto il Bacchiglione, con le influenti acque. Tra le opere idrauliche spettanti a questo fiume, citiamo le arginature di terra, alte sopra le campagne persino di metri 8, e larghe 5 alla sommità, dalle quali sono contenute le acque del fiume; la conca o sostegno al Dolo, dove incomincia il Naviglio, di cui parleremo più sotto ; la chiusa contigua, mediante la quale passa regolata 1’ acqua che serve ad animare i mulini del Dolo ; la chiavica, detta la Seriola, col cui mezzo si eroga 1’ acqua dolce pei bisogni della città di Venezia; il ponte al Dolo, detto Ponte della Gindecca; i cui piloni notevolmente influiscono a impedire il corso libero delle piene ; oltre a molte altre opere di vario uffizio, che troppo lungo riuscirebbe l’enumerare. VOL. ». 6