-C$o 66 E male a proposito s’inferirebbe, dietro la presente deficienza di tali specie, clic esse non avessero mai esistito, e che poco avveduti fossero stati gli autori che le annoverarono fra le rarità della nostra Flora. Tutti gli elementi qui concorrono a favoreggiare la loro vegetazione, nè sarebbe a meravigliare, se tosto o tardi negli stessi siti o in altri limitrofi, entro il raggio della medesima periferia, ricomparissero più abbondanti che prima. 11 nostro Zannichelli, nel secolo scorso, presso le foci della Piave raccoglieva per la prima volta gli Ilibiscus roseus e pentacarpos, che gli autori posteriori senza effetto diligentemente ivi cercarono, e tutt’ oggi inutilmente si cercherebbero in quella precisa situazione ; pure la prima specie in questi ultimi anni fu veduta lussureggiare dal Contarini lunghesso il fossone dei Lanzoni, e 1 Hibiscus pentacarpos fu da noi stessi con esultanza ammirato lungo il canale Lemene poco sopra 1’ antica Caorle. Per entro 1’ angusto circo dei nostri confini, la massima superficie resta occupata dalle acque del grande bacino, sì clic scarso è il terreno, e questo poco adatto a dissodamenti e coltivazione, per modo che ben oltre 1’ estremo lembo del continente la terra tuttavia conserva i prischi suoi diritti, nè ancora fu tocca dall' industre mano dell’ uomo. Questa circostanza, nell’ atto che impoverisce la nostra Flora di molle specie che in altri territori sogliono farsi compagne dei cereali, e che per lo più provengono da estranee regioni, contribuisce non poco a mantenere presso noi più fermo il carattere della originalità, conservando a tratti tosto riconoscibili le primigenie sembianze non mai svisate da peregrine importazioni. Se non che tale osservazione è da accettarsi nel senso meno rigoroso, perciocché vari sono i mezzi e le circostanze che favoriscono la disseminazione ed acclimatizzazione di erbe a noi straniere, e qui pure, come altrove, l’inevitabile Erigeron canadense, YOenolhera biennis, per tacere di altre specie, spesseggiano nei luoghi più sterili ed incolti. Le varie foci dei fiumi e torrenti che qui confluiscono di averla veduta nelle isole del Quarnero, ove in fatto cresce spontaneamente. Appartiene quindi tale specie alla Flora Dalmatica, e non alla Flora Veneta.