•o 19 le spiaggie d’Istria e di Trieste, poi lungo i lidi veneti, donde scendono per le coste dello Stato Pontificio e del regno di Napoli, fino a S. Maria di Leuca. Sembra inoltre clic tale corrente, giunta all’ isola Premuda ( la più occidentale tra quelle che s’intitolano scogli di Zara), si divida in due ; la prima prosegue verso maestro nella direzione sopra indicata ; 1’ altra piega a lebecchio verso Ancona, ove poi si ricongiunge con 1’ altra. Egli è perciò che la corrente là dove rade i veneti litorali è debole, nè fa appena che 3 in k miglia al giorno, mentre sulle spiagge della Puglia giunge spesso alla velocità di 2 in 3 miglia all’ ora. Convien notare per altro, come la corrente de’ lidi veneti e ferraresi venga notevolmente ritardata da’ fiumi, che, a traverso di essa, si scaricano nel mare ; fra i quali citiamo principalmente il Tagliamento, la Piave, 1’ Adige e il Po. La sua velocità ordinaria varia poi secondo le stagioni e le condizioni delle coste. Comunque ciò avvenga, e per tacere di altri fatti e cause più incerte, ci limitiamo ad osservare, che nella state tale velocità diviene sensibilmente minore. La estensione in larghezza di cotale striscia corrente è anche essa variabile. Al volger de’ capi è appena sensibile alla distanza di 6 miglia ; mentre all’ incurvarsi de’ seni il movimento si riconosce fino alla distanza di 10 miglia. c' Per ciò poi che particolarmente spetta alla corrente che rade il litorale della laguna, notiamo eh’ essa è di gran lunga accresciuta quando spirano i venti da greco, mentre gli opposti producono naturalmente 1’ effetto contrario. Ma siccome i primi predominano, così il risultamenlo dell’ azione dell’ aria agisce nel senso della corrente. Vedremo poscia i suoi effetti pel trasporlo delle sabbie scaricale dai fiumi superiori, e per la formazione dei banchi che si prolungano parallelamente ai litorali, e attraversano le imboccature dei porli.