o 348 «$=» commendatore dell’ordine pontificio di san Gregorio Magno, consigliere di governo. Dovendosi ora dar conto della parte che spelta alla statistica e nomografia della citlà si è creduto non poter far meglio che seguire le traccie di quello fu detto nel libro Milano e la sua provincia. Nè si avrebbe potuto fare altrimenti, essendovi ugualità perfetta negli ordinamenti civili (1). DIVISIONE DEL TERRITORIO. Il Mincio separa, pressoché giustamente, le provincie lombarde dalle venete, le quali tutte, in numero di diciassette, costituiscono il regno Lombardo-Veneto. Vi è un viceré della casa imperiale. Le provincie venete sono otto : novantatrè i distretti che le suddividono, ottocento tredici le comunità ond’ essi vanno composti. Il governo delle provincie venete ha la sua residenza in Venezia. E presieduto da un governatore, un vice-presidente e nove consiglieri per diversi rami dell’ amministrazione politica. L’amministrazione economica è condolta invece da un magistrato camerale, cui spettano quindi le finanze, le imposte indirette e le spese camerali. Ambidue, cioè tanto il governo che il magistrato camerale, dipendono dalle autorità del viceré e da Vienna. Al primo sono soggetti i seguenti uffici : Le otto delegazioni provinciali ; l’amministrazione generale del censo e delle imposte dirette ; le direzioni delle pubbliche costruzioni, dei ginnasi, delle scuole elementari, e tutte le scuole ; la censura dei libri, delle stampe, ecc. ; il magistrato di sanità, il capita-niato del porto. (i) 11 merito di questa parte del lavoro presente è del sig. Pietro Danieli, ragioniere in capo della Congregazione municipale, che si è prestato con somma diligenza e cortesia nel raccogliere e ordinare i dati che fu concesso avere.