<5* 447 libri greci, latini, italiani, illirici e francesi sacri e profani di eccellenti edizioni tiene monsignor Benedetto Kraglievich, già primo vescovo greco della Dalmazia, e commendatore dell' ordine di s. Salvatore; e assai giudiziosa è quella del culto signore Valentino Comello, alla quale dà pregio altresì la grand’ opera delle antichità di Grevio e Gronovio. — Di storia letteraria e di biografia italiana possede inoltre il cav. Emilio de Tipaldo buona raccolta di circa 4,000 volumi; tra'quali la Biblioteca dei classici latini fatta dal Lemaire in Parigi. — E alla modesta collezìoncella di chi scrive questi rapidi cenni non mancano libri antichi e moderni di letteratura greca classica e posteriore ; dei quali citeremo un greco codicetto del XVI secolo contenente un breve trattalo (che liensi comunemente perduto) di Mercurio Trisme-gisto, circa i segni dello zodiaco e la virtù di cert’erbe medicinali ad essi respettive. Per ciò che appartiene a materie scientifiche e belle arti, merita singolare menzione la libreria del dott. Paolo Zannini, di illustre memoria ; la quale abbraccia più che 7,000 volumi di opere attinenti a medicina e chirurgia ; alcuni de’quali rarissimi. E v’ hanno eziandio libri di Ialina e italiana letteratura pregevoli. — Piccola, ma curiosa scella di libri scientifici possede il sig. Giovanni Casoni ingegnere, quasi tutti relativi alla scienza da lui professata, e il rimanente ad argomento veneziano. — E notabile per libri scientifici è quella altresì del farmacista Antonio Ciotto. — Sufficiente poi raccolta di libri intorno a belle arti osservasi nella GalleriaManfrin, presso il noi). Francesco Gualdo e FrancescoZanotto. Cospicue poi sono e di ammirazione degnissime le collezioni di libri in genere del consigliere emerito di prima istanza Giovanni Rossi, che fra 50,000 volumi circa, moltissimi ne conserva di assai ragguardevoli ; — di don Antonio de Martiis (da 20,000 volumi ) ; — del co. Ottavio Andrighetti (quasi 18,000) ; — del co. Giovanni Correr, che di scelli e numerosi ne tiene ; a non tacere la doviziosa del co. Giovanni Gritti. Finalmente rammenteremo quella del nob. Girolamo Morosini;