62 °-“:- presso noi, spargeva i semi di emulazione nelle altre contrade, e favoreggiava grandemente l’incremento e i progressi dell’ amenissima scienza, qui prima che altrove un Antonio Donati insegnava all’ Italia tutta che le piante del proprio paese sono quelle che de-vonsi più delle altre studiare, e percorrendo le aride sabbie del litorale, esplorando le circostanti maremme, nel 1651 pubblicava una Flora prima ed unica per quella epoca nella intera penisola. Più tardi gli sforzi del Donati trovarono condegno interprete nelle assidue sollecitudini dell’ illustre Zannichelli, e più di recente i lavori del Ruchinger, del Moricand, del Martens e del Naccari accrebbero le notizie riguardanti la vegetazione dei nostri dintorni. Delle quali opere noi non ci faremo qui a notare i pregi o additar le lacune, perchè già notissime a tutti i cultori della scienza. Nell’ offrire noi pure, come richiede 1’ avventurosa occasione, un prospetto, forse meno incompleto degli antecedenti, de’ vegetabili che presso noi allignano, poche cose ci è dato poter aggiungere intorno alla geografica loro disposizione. Lo spazio ed i confini assai angusti della trascelta periferia, 1’ assoluta deficienza di qualsiasi elevazione del suolo, la quasi uniforme natura del terreno, ci privano di quei mille accidenti, di quelle moltiplici condizioni proprie dei sili montuosi ed alpini, che imprimono un carattere tutto proprio e svariato alle diverse zone di una medesima provincia o territorio. Il viaggiatore, che da ponente proceda verso la laguna, assai prima di toccarne la meta vede quasi d’un tratto cangiarsi la scena della pianura fino allora percorsa. Alla terra smossa e solcata dall’ industre colono succedono vaste lande in istato di primigena selvatichezza. Le viti, gli alberi ed i cereali allevati nella vicina campagna, cedono il posto ad umili erbe crasse e succolente, che tappezzano il suolo giù giù sempre più interrotto ed intersecato da pozze e rigagnoli di acqua pigra o stagnante, fino a che mette fine e si perde nel grande bacino della veneta laguna. La gaja ed amena verdura dei limitrofi campi in cento guise svariata, si tramuta in una tinta squallida e monotona per lo più glauco-ferruginosa, e le salsole, le salicornie, le statici che ivi riboccano, indicano al